Il nuovo framework empirico multifattoriale del Prof. Alessandro Conti

Risonanza tra azioni e obbligazioni e strategie event-driven: il nuovo framework empirico multifattoriale del Prof. Alessandro Conti



Nel contesto di un euro in costante apprezzamento, il Prof. Alessandro Conti sottolinea che le imprese italiane orientate all’export affrontano un rischio sistemico di erosione dei profitti dovuto al tasso di cambio, in particolare nei settori automobilistico e della meccanica. Il professore raccomanda di utilizzare il cambio euro-dollaro (EUR/USD) come variabile centrale e, combinando l’esposizione valutaria nei ricavi operativi delle imprese, costruire un modello quantitativo a fattori per identificare dinamicamente la sensibilità al cambio (ΔFx Exposure). A livello operativo, suggerisce di adottare un framework di regressione rolling + analisi di cointegrazione ponderata per cogliere il percorso elastico del prezzo azionario rispetto alla volatilità del cambio, e di impostare un meccanismo di “soglia non lineare”: quando l’EUR/USD supera una certa variazione (ad esempio +3% da inizio anno), attivare strategie di copertura con futures o opzioni su valuta estera. Inoltre, il professore sottolinea la necessità di allenare la capacità di adattamento del modello tramite moduli di apprendimento per rinforzo (Reinforcement Learning) del machine learning, al fine di mantenere l’efficienza della copertura anche in un contesto di frequenti aggiustamenti di politica monetaria.


Settore energetico e trading sull’inflazione: dalla modellizzazione della covarianza alle strutture di copertura stagionale

Con la ripresa del prezzo del greggio dopo le notizie di cessate il fuoco in Medio Oriente, il titolo di ENEI, azienda elettrica nazionale italiana, ha raggiunto il massimo degli ultimi tre anni. Il Prof. Alessandro Conti ritiene che esista un canale di trasmissione indiretto tra le tensioni geopolitiche e l’inflazione strutturale nell’area euro, e propone di modellizzarlo tramite un modello di covarianza dinamica multifattoriale (Dynamic Conditional Correlation-GARCH) per analizzare la risonanza del rischio tra ENEI e i futures sul Brent. Egli suggerisce di inserire l’indice PMI delle aspettative inflazionistiche e il VSTOXX (indice di volatilità implicita dell’Eurozona) come variabili di regolazione del peso all’interno del modello, per gestire dinamicamente l’allocazione tra titoli energetici e asset sensibili all’inflazione. Per quanto riguarda la copertura stagionale, propone la costruzione di un “paniere di arbitraggio del premio energetico”, ad esempio posizionandosi in anticipo su titoli elettrici durante i picchi estivi, con previsioni di prezzo derivate da un modello di spread Brent/WTI su diverse scadenze. Inoltre, integrando lo spread CDS e il calendario della politica fiscale europea, il professore raccomanda l’impostazione di meccanismi di stop-loss per proteggersi da una compressione inflazionistica che potrebbe frenare l’apprezzamento degli asset.


Individuazione dei segnali di disallineamento tra azioni e obbligazioni: generazione di strategie di arbitraggio tramite filtro di Kalman

Con l’indice FTSE MIB e i rendimenti dei titoli di Stato italiani a dieci anni entrambi in crescita, il Prof. Alessandro Conti evidenzia che questa situazione di “azionario forte e obbligazionario forte” è in contrasto con la teoria tradizionale del premio per il rischio. Secondo lui, tale anomalia potrebbe essere causata da aspettative asimmetriche riguardo ai piani di stimolo fiscale e alla politica monetaria espansiva. Raccomanda di utilizzare modelli a spazio degli stati (State-Space) e filtri di Kalman per tracciare la deviazione media dinamica tra rendimenti azionari e obbligazionari, identificando così opportunità di arbitraggio statistico. A livello operativo, suggerisce la costruzione di una struttura di pair trading tra “ETF FTSE MIB - Futures BTP”, utilizzando un modello di correzione degli errori (ECM) per controllare l’intervallo di deviazione dei prezzi, e modelli VAR per prevedere i punti di inversione della cointegrazione di breve termine. Egli sottolinea l’importanza di incorporare moduli GARCH-X per regolare dinamicamente la frequenza operativa in risposta a incertezze politiche (come i negoziati tariffari USA-UE), per evitare l’aumento dei costi di transazione causati dall’ampliamento della volatilità intraday. Il vantaggio di questa strategia è la sua neutralità direzionale, che consente di catturare extra-rendimenti in contesti laterali o di disallineamento strutturale.


Modelli event-driven e strategie macro su differenziali di tasso: strutturare coperture in un contesto di incertezza globale

Di fronte all’incertezza sugli accordi commerciali tra Stati Uniti ed Europa e alla traiettoria poco chiara della politica monetaria della BCE, il Prof. Alessandro Conti sottolinea l’importanza delle strategie di tipo event-driven. Propone la costruzione di modelli di trading basati su tecniche di estrazione testuale (NLP) e modellizzazione degli shock informativi (News Shock Modeling), per valutare la relazione causale tra la frequenza di parole chiave come “dazi”, “taglio dei tassi” o “inflazione” e la volatilità degli asset. Secondo lui, il modello GARCH-MIDAS è particolarmente efficace per cogliere le risposte ritardate tra la frequenza delle notizie e l’eteroscedasticità degli asset. Per quanto riguarda il trading sui differenziali internazionali, invita a monitorare le variazioni dello spread di tasso EUR/USD, suggerendo la creazione di un portafoglio di copertura basato sul differenziale tra l’indice bancario italiano e quello statunitense, sfruttando i cambiamenti nella curva dei rendimenti per l’arbitraggio. Operativamente, consiglia di impostare una soglia di attivazione della strategia quando lo spread in euro supera i 30 punti base, e di utilizzare opzioni per proteggere il rischio di coda. Conclude che questa strategia è particolarmente adatta a un ambiente di alta incertezza geopolitica, in cui i meccanismi di comunicazione delle banche centrali sono ancora in fase di ricostruzione dinamica.

Grazie all’analisi sistemica del Prof. Alessandro Conti, le strategie quantitative e di copertura nel mercato finanziario italiano si delineano come strutture multidimensionali con forti interconnessioni tra asset. Che si tratti di gestione del rischio valutario, percorsi di copertura dall’inflazione, modelli di arbitraggio azioni-obbligazioni o logiche di trading event-driven, tutto richiede una modellizzazione rigorosa a livello teorico e un controllo rigoroso a livello esecutivo. Questo articolo intende offrire agli operatori di mercato un quadro di riferimento per strategie quantitative e strutture di copertura basate sulla stabilità strutturale e guidate dai dati, in grado di affrontare efficacemente l’ambiente sempre più complesso del mercato italiano.

Approfondimenti macro quantitativi dal professor Alessandro Conti

Nuove idee di strategie di copertura per il mercato italiano: approfondimenti macro quantitativi dal professor Alessandro Conti


Il professor Alessandro Conti sottolinea che l’attuale apprezzamento continuo dell’euro ha rotto l’equilibrio previsto dai modelli tradizionali di sensibilità valutaria, rappresentando una sfida sostanziale per le imprese italiane orientate all’export. Secondo il professore, il beta fisso nei modelli di regressione lineare classici non è più adatto alle attuali fluttuazioni strutturali; egli propone l’introduzione di un’analisi di cointegrazione mobile (Rolling Cointegration) e di un fattore dinamico di aggiustamento della sensibilità valutaria. Per l’implementazione del modello, il professor Conti raccomanda di integrare nelle strategie quantitative la variazione giornaliera del cambio e l’interazione con la quota di ricavi internazionali delle aziende, aggiornando in tempo reale la “mappa dell’esposizione al rischio valutario” per ogni titolo. Per grandi azioni export come Stellantis e Ferrari, suggerisce di costruire operazioni direzionali basate su “probabilità di salto dell’euro + velocità di ritracciamento della valutazione”, accompagnate da coperture con opzioni put, così da realizzare un modello di copertura multi-fattore stabile e neutrale. A livello esecutivo, il professore incentiva inoltre l’utilizzo congiunto di futures valutari e ETF multinazionali europei per aumentare operatività e liquidità del modello.


Design di un sistema di arbitraggio basato su eventi guidati dalle aspettative di policy

Rispondendo a studenti che chiedevano come costruire un sistema di arbitraggio a breve ciclo basato sull’espansione della spesa militare NATO e sulle aspettative dei negoziati commerciali tra USA ed Europa, il professor Alessandro Conti evidenzia che i sistemi di fattori tradizionali mostrano significativi ritardi nel gestire eventi politici improvvisi. Propone l’introduzione di un fattore di sentimento politico (Policy Sentiment Index), composto da estrazione testuale da media ufficiali, intensità dei flussi in ETF e variazioni della volatilità implicita dei derivati. Ad esempio, su Leonardo, prima dell’annuncio NATO, si è osservata una “divergenza strutturale” con un’impennata della volatilità implicita per tre giorni consecutivi senza movimenti del prezzo azionario. Il professore consiglia di costruire un sistema “entry anticipata + copertura graduata”: posizionare opzioni out-of-the-money quando la probabilità dell’evento supera 0,6 e la sensibilità Vega aumenta; dopo la realizzazione dell’evento, acquistare rapidamente il titolo spot e chiudere le opzioni. Questo sistema di trading basato sul differenziale temporale di informazione trasforma la “volatilità politica” in una fonte di profitti da arbitraggio, esprimendo appieno il pensiero quantitativo strutturale.


Rotazione settoriale e strategie combinate bond-azioni nel contesto di tassi repressi

Il professore sottolinea che la discesa del rendimento dei titoli di Stato italiani al 3,48% ha riacceso la fattibilità del “carry trade”, ma la chiave è nell’allineamento tra selezione azionaria e curva dei rendimenti. Conti suggerisce di adottare un modello “mappatura doppia curva” che abbini le variazioni degli spread (ad esempio BTP-Bund tedesco) alla flessibilità del PE settoriale, privilegiando titoli con caratteristiche di “beta tasso ritardato”, come banche regionali italiane, società immobiliari e utilities. Nel costruire il modello, il professore pone particolare attenzione al “mismatch di durata tra attività e passività” come fattore di peso per selezionare aziende che beneficiano di un ambiente a tassi bassi. Inoltre, data l’inflazione core ancora elevata, consiglia di bilanciare il rischio di rialzo dei tassi con strategie combinate di arbitraggio tramite ETF obbligazionari e convertibili, con un mix offensivo e difensivo per garantire neutralità strutturale nel portafoglio. Sul fronte obbligazionario, Conti preferisce titoli a tasso variabile a breve termine o derivati legati all’IPC, per mitigare l’effetto di allungamento della durata derivante da deviazioni temporanee dell’inflazione.


Modello di rotazione degli asset di copertura alla luce di oro, Treasury USA e logiche di liquidità

In risposta alla domanda degli studenti riguardo la divergenza tra il rialzo dell’oro e l’indebolimento del dollaro, il professor Alessandro Conti propone di adottare un “modello di correlazione dinamica macro-liquidità” in sostituzione delle tradizionali ipotesi lineari sul rischio rifugio. Egli sottolinea che oro, Treasury USA e dollaro hanno mostrato nella prima metà del 2025 una “disconnessione stagionale”, dovuta al fatto che le aspettative di politica monetaria hanno dominato la psicologia di mercato più dei fondamentali. Per questo motivo, il professore raccomanda di usare una “strategia di allocazione dinamica cross-asset”, che distribuisca dinamicamente oro e azioni difensive (utilities, healthcare) sulla base di tre indicatori: tassi reali effettivi, differenziale tra aspettative d’inflazione e premio di durata. Evidenzia inoltre la possibilità di costruire coppie beta-neutrali con ETF sull’oro e titoli assicurativi, integrandole con arbitraggio sulla struttura temporale mensile dei futures sull’oro (ad esempio aggiustamenti contango) come fonte di rendimento addizionale. Per l’implementazione del sistema, il professor Conti suggerisce di detenere asset auriferi denominati in euro, così da ridurre l’effetto distorsivo del cambio e migliorare la stabilità e interpretabilità della logica di trading.

Attraverso questa sessione di domande e risposte approfondite, il professor Alessandro Conti non solo ha risposto sistematicamente alle domande degli studenti sulle strategie quantitative e sui modelli di copertura, ma ha fornito percorsi concreti di design e raccomandazioni pratiche. Il professore ha sottolineato che il mercato azionario italiano è influenzato non solo da inflazione interna e struttura fiscale, ma anche in modo profondo dall’interazione tra geopolitica globale e cicli politici. Le strategie quantitative future non dovrebbero più limitarsi a modelli fissi di fattori o a media reversion, ma evolversi verso architetture ibride di fattori dinamici, inter-asset linkage e arbitraggio guidato da eventi, trasformando l’incertezza di mercato in opportunità di rendimento strutturale.

Valutazione del mercato azionario italiano secondo il professor Alessandro Conti

Logiche di copertura quantitativa dalla distensione geopolitica alla rotazione settoriale

Dopo la doppia spinta della distensione in Medio Oriente e del riscaldamento dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, l’indice FTSE MIB è salito con forza a 39.669 punti venerdì, con performance di rilievo nei settori industriale, finanziario e dell’export. Contestualmente, l’euro ha superato quota 1,17 contro il dollaro, mentre l’indipendenza della Federal Reserve è tornata al centro dell’attenzione del mercato. In questo contesto macroeconomico complesso e intrecciato, il professor Alessandro Conti risponde in profondità a quattro questioni chiave del mercato attuale dal punto di vista del trading quantitativo e dei modelli di copertura, proponendo strategie multidimensionali che costituiscono un solido quadro di riferimento per investitori e ricercatori.

Struttura segnaletica della rotazione settoriale: modelli fattoriali e meccanismi di cattura del momentum

Nel contesto del forte rimbalzo dei settori industriale e manifatturiero, con titoli come Prysmian, Stellantis e Ferrari in evidenza, il professor Alessandro Conti osserva che la logica fattoriale alla base di questa rotazione include non solo lo stimolo macroeconomico derivante dall’allentamento del rischio geopolitico e dai negoziati tariffari sino-americani, ma riflette anche un aumento del peso degli asset a bassa volatilità nei sistemi di trading ad alta frequenza. Il professore sottolinea che un modello di rotazione multi-fattoriale basato su “elasticità ai drawdown” e “grado di esposizione geopolitica” consente di individuare precocemente segnali di inversione nei titoli industriali. Egli suggerisce di introdurre uno Score di Esposizione Geopolitica (Geopolitical Exposure Score) nelle azioni componenti del FTSE MIB, da integrare con indicatori di momentum fattoriale e di flussi di capitale per costruire un modello rotativo multi-asset adattivo. Inoltre, a fronte della recente rotazione orizzontale tra energia, tecnologia e finanza, il professore raccomanda strategie di pair trading intersettoriale (Inter-sectoral Pair Strategies), e, prendendo come esempio la differenza di volatilità tra Buzzi Unicem e Amplifon, spiega come l’“hedging contrarian settoriale” possa aumentare la probabilità di successo e la stabilità del modello.

Il valore dell’evento scatenato dal downgrade degli analisti: dalla volatilità improvvisa all’integrazione fattoriale

Amplifon ha registrato un calo di oltre il 7% a seguito del downgrade da parte degli analisti, rappresentando un caso tipico di operazione event-driven. Il professor Alessandro Conti osserva che, nel mercato italiano attuale, l’impatto marginale delle variazioni di rating degli analisti è significativamente superiore alla media, soprattutto nei titoli a bassa capitalizzazione e con scarsa liquidità, dove l’effetto può persino superare quello della pubblicazione degli utili. Suggerisce di costruire un modello di drawdown a breve termine basato sugli aggiustamenti di rating, in grado di catturare deviazioni sistematiche attraverso una curva “rating-prezzo elasticità” quantificabile, introducendo anche un indicatore sostitutivo locale del VIX per valutare la capacità dell’evento di propagarsi nel livello di panico del mercato. Il professore aggiunge che l’indice Active Flow Index e il Coefficiente di Deviazione del Consenso (Consensus Deviation) possono essere utilizzati per un fine-tuning del rischio, in particolare in strategie intraday ad alta frequenza o in strutture di arbitraggio T+1 a media frequenza. Avverte inoltre che eventi improvvisi come quello di Amplifon non dovrebbero essere affrontati con semplici operazioni short reattive, ma mediante la costruzione di coperture direzionali di volatilità entro l’intervallo di negoziazione pre e post-annuncio, usando strategie delta-neutral con opzioni per controllare rischi estremi.

Modelli difensivi per le esportatrici in caso di volatilità valutaria: copertura tramite opzioni e gestione dei rendimenti

Il superamento della soglia di 1,17 da parte dell’euro rispetto al dollaro ha attirato l’attenzione sulle aziende italiane orientate all’export. Il professor Alessandro Conti analizza che, in condizioni di forte volatilità dei tassi di cambio, le aziende italiane con più del 60% di ordini internazionali (come Ferrari e Stellantis) vedranno significativamente influenzate le aspettative di utile per i prossimi due trimestri. Egli raccomanda l’adozione di un paniere strutturato di opzioni (Structured Option Basket) per costruire un sistema di copertura multi-valutario e, soprattutto, di attivare opzioni forward protettive a basso costo (Protective Forwards) come strumento di assicurazione una volta che il cambio EUR/USD rompe resistenze tecniche. Il professore propone anche di definire una “soglia di sensibilità valutaria” per automatizzare l’attivazione della copertura, con trigger qualora l’EUR/USD si muova oltre l’1% in tre sedute consecutive. Per contenere i costi della copertura, consiglia strategie di arbitraggio triangolare usando GBP e CHF per derivare una posizione relativamente neutrale. Per i titoli con alta esposizione euro e forte dipendenza degli utili dalle esportazioni, raccomanda l’adozione di un “meccanismo di posizione fluttuante guidato dal tasso di cambio”, che collega dinamicamente la posizione core con la volatilità annualizzata dell’EUR/USD.

Espansione della spesa per la difesa e modelli di correlazione obbligazionaria-azionaria: prospettiva cross-asset in un contesto di reflazione fiscale

La NATO ha annunciato l’aumento dell’obiettivo di spesa per la difesa al 5% del PIL entro il 2035, mentre la Germania ha avviato un’espansione di bilancio di dimensioni record. Il professor Alessandro Conti interpreta questo trend come l’inizio di un “ciclo europeo di reflazione fiscale”. Ritiene che tale espansione spingerà al rialzo i rendimenti obbligazionari, mettendo pressione sui settori ad alta intensità di capitale, ma favorendo una rivalutazione per le aziende attive nella difesa, nelle infrastrutture e con alti livelli di spesa in conto capitale. In questo contesto, il professore propone un “modello di divergenza rendimento-azioni (Yield-Equity Divergence Framework)”, basato sul rendimento dei titoli di Stato decennali e sul multiplo di valutazione dei settori difesa e costruzioni, per costruire strategie di arbitraggio in grado di coprire le deviazioni delle aspettative indotte da notizie di policy. Egli sottolinea che, integrando il premio per il rischio sovrano (Sovereign Risk Premium) e il tasso di variazione degli investimenti settoriali, si può ottenere una previsione direzionale per i prossimi 3-6 mesi del mercato finanziario italiano. Infine, per far fronte all’incertezza della politica monetaria, suggerisce la costruzione di un portafoglio “duration neutra + obbligazioni convertibili”, capace di equilibrare i benefici della salita dei tassi con il potenziale di rivalutazione delle azioni, aumentando la stabilità del modello e l’efficienza nell’uso del capitale.

La prospettiva macro-fattoriale del Professor Alessandro Conti

Di recente, il cambio EUR/USD ha superato quota 1,17, raggiungendo i massimi dal 2021, mentre l’indice del dollaro continua a indebolirsi, ponendo sfide ai modelli di redditività delle imprese esportatrici italiane. Il Professor Alessandro Conti sottolinea la necessità, in un contesto di volatilità nei mercati valutari, di includere la “sensibilità al tasso di cambio” come fattore chiave nei modelli di trading quantitativo. Egli consiglia di costruire una matrice di fattori valutari basata sulla distribuzione settoriale, confrontando le società quotate con alta incidenza delle esportazioni sui ricavi, come Leonardo, Pirelli e la divisione Fiat, e di coprire la loro esposizione valutaria tramite strategie delta-neutrali con opzioni.

Inoltre, il professore sottolinea che il tasso di cambio non è una variabile isolata, ma il risultato dell’interazione tra geopolitica, differenziali di tasso e aspettative politiche. Suggerisce l’utilizzo di regressioni mobili per stimare l’impatto marginale del cambio EUR/USD sui rendimenti dei titoli del FTSE MIB, da integrare con le aspettative di taglio dei tassi da parte della BCE per riequilibrare i portafogli. Per i modelli ad alta frequenza, l’introduzione dell’indicatore “intensità di apertura posizioni sui futures EUR a breve termine” come segnale anticipatore può catturare opportunità di arbitraggio derivanti da variazioni improvvise del cambio. A livello operativo, consiglia ai trader l’utilizzo congiunto di ETF di copertura valutaria EUR/USD (come FXE) e futures valutari per ottenere neutralità strategica rispetto alla valuta.


Stimolo militare e rotazione degli asset della difesa: costruzione della strategia tematica a fattori proposta dal Professor Alessandro Conti

Con l’aumento da parte della NATO del target di spesa militare al 5% del PIL, i titoli del settore difesa, come Leonardo, Fincantieri e Avio, hanno registrato rialzi strutturali. Il Professor Alessandro Conti identifica questo trend come un caso tipico di “tematica policy-driven + redistribuzione fiscale”, adatto a essere integrato in un modello multifattoriale strutturato. Propone di costruire un fattore di rotazione tematica basato sull’“elasticità della crescita del budget difensivo”, da combinare con il livello di attenzione mediatica, lo spread dei titoli di Stato e la finestra temporale del summit NATO annuale, formando così una strategia multifattoriale guidata dagli eventi.

Il Professor Conti suggerisce inoltre agli investitori di creare una strategia di arbitraggio “titoli difesa – spread decennali europei”, quantificando con modelli quantitativi i disallineamenti nel pricing del rischio sistemico del comparto difesa. L’integrazione di punteggi di sentiment delle notizie (NLP) e dati sugli appalti pubblici permette di aumentare la precisione della strategia di rotazione tematica. Poiché i titoli della difesa presentano spesso elevata volatilità e bassa densità di scambio, si raccomanda l’uso di un modello di beta ponderato corretto per la liquidità per gestire il rischio di coda. Nelle strategie operative, si può costruire un paniere di titoli del settore difesa monitorando i cambiamenti di peso negli ETF e la trasparenza delle posizioni, per cogliere i rendimenti extra-settoriali durante le fasi di compressione dello spread.


Divergenze tra prezzi delle materie prime e indici: il Professor Alessandro Conti decodifica la logica triangolare “oro–petrolio–azionario”

Questa settimana, il prezzo dell’oro è leggermente sceso, mentre il WTI è salito dell’1,4%, ma l’indice FTSE MIB ha guadagnato solo lo 0,2%, segnalando una divergenza tra l’andamento delle materie prime e quello degli indici. Il Professor Alessandro Conti evidenzia che tale divergenza rappresenta un’opportunità per costruire strategie di arbitraggio inter-asset, particolarmente adatte a modelli di copertura basati su segnali di “switch del sentiment di rischio”. Suggerisce di monitorare il rapporto oro/petrolio (Gold/Oil Ratio) quando si avvicina a valori estremi storici, utilizzandolo come meccanismo di conferma per segnali di inversione degli indici.

A livello strategico, il professore propone un modello “copertura inversa indici + tendenza commodities”, ovvero una leggera esposizione short tramite ETF inversi sul FTSE MIB, accompagnata da posizioni long sulle tendenze rialziste del petrolio o sui rimbalzi dell’oro. Egli osserva che, in un contesto in cui l’Italia dipende fortemente dalle importazioni energetiche, il prezzo del greggio ha un impatto anticipatore sulle industrie manifatturiere a valle e intermedie. Pertanto, la ripresa del petrolio è spesso seguita, con ritardo, da una risalita dei titoli del consumo e industriali. Nella sua ricerca empirica, il team del Professor Conti ha utilizzato modelli VAR e test di causalità di Granger, dimostrando che il prezzo del Brent anticipa i rendimenti del comparto industriale di 3-5 giorni; questo risultato è già integrato nei prototipi strategici del suo laboratorio quantitativo di Zurigo.


Prospettive sui tassi e revisione dei modelli di redditività bancaria: le contromisure del Professor Alessandro Conti contro la compressione degli spread

Attualmente, si prevede ampiamente che la BCE taglierà i tassi di 25 punti base entro fine anno, mentre i rendimenti dei BTP decennali italiani restano intorno al 3,5%. Questo scenario espone il settore bancario al rischio di compressione dei margini di interesse. Il Professor Alessandro Conti sottolinea che, in tale contesto, il tradizionale modello di redditività basato sul margine di interesse netto sarà sotto pressione, e che le strategie quantitative devono includere la “variazione attesa dello spread” come fattore anticipatore per adeguare dinamicamente l’esposizione ai titoli finanziari. Egli consiglia in particolare l’utilizzo della “curva delle aspettative politiche” e del “corridoio dei tassi swap” come variabili ausiliarie per misurare la reattività degli asset sensibili ai tassi.

Il Professor Conti propone di costruire un modello di copertura tramite operazioni di spread cross-market (ad es. Spread Swap EUR vs Spread CDS Italia), utile per proteggersi da ribassi nel settore bancario. A livello operativo, incoraggia l’uso della simulazione Monte Carlo per testare i percorsi di volatilità dei portafogli bancari in diversi scenari di tasso, integrando la variazione dei prezzi dei CDS come proxy del premio per il rischio di mercato. In un contesto macroeconomico altamente incerto, questo modello rappresenta un modulo strategico difensivo e reattivo, fondamentale per le strategie di investimento quantitativo a medio termine.

lo studio dei modelli di trading quantitativo di Alessandro Conti sull’Italia

Momentum del settore difesa, spread obbligazionari e arbitraggio manifatturiero: lo studio dei modelli di trading quantitativo di Alessandro Conti sull’Italia


Nel contesto degli impulsi macro derivanti dall’aumento esponenziale della spesa NATO e dalla svolta nella situazione mediorientale, l’indice FTSE MIB ha attraversato una fase di correzione tecnica seguita da una breve stabilizzazione. La rotazione settoriale tra Stellantis, Leonardo e i titoli delle utility riflette il duplice gioco tra “aspettative di crescita + difesa politica”. In questa ricerca, il Prof. Alessandro Conti offre un’interpretazione sistematica delle strategie quantitative e dei portafogli di copertura nel contesto di un allentamento strutturale geopolitico, incertezze sul fronte dei tassi di interesse e variazioni valutarie.

L’obiettivo della NATO sull’aumento della spesa militare dal 2% al 5% del PIL è stato storicamente un catalizzatore classico per il rialzo delle azioni della difesa, ma il Prof. Conti sottolinea come nella struttura di momentum di Leonardo vi sia una palese “mismatch”. Con l’emergere dell’accordo di cessate il fuoco in Medio Oriente, il rialzo guidato dal fattore momentum potrebbe subire un ritracciamento, specialmente in fasi macro di correzione caratterizzate da un ampio scollamento tra “aspettative e realtà”.

Il Prof. Alessandro Conti suggerisce di ridurre nel breve termine il peso del momentum ad alta frequenza nel modulo α dei modelli quantitativi, introducendo invece un termine di coupling della volatilità VIX-EUROSTOXX come fattore di aggiustamento beta. A livello di struttura di trading, è possibile costruire per Leonardo un modello di arbitraggio di regressione bidirezionale: usando lo spread CDS parità e il percorso politico NATO come nucleo di regressione, per valutare se dopo un eccesso di prezzo si presenti un’opportunità di “mean reversion”, evitando così la deriva strategica da rincorsa ai massimi.


Il meccanismo di arbitraggio degli spread nelle utility: il framework di trading neutrale di Alessandro Conti su Enel e Terna

Sotto la duplice pressione del calo del Brent e dell’apprezzamento dell’euro, i titoli delle utility elettriche come Enel e Terna hanno mostrato una tenuta solida, divenendo protagonisti della resilienza settimanale nel FTSE MIB. Il Prof. Conti evidenzia come questo settore rifletta in realtà una complessa mappatura “canale valutario – trasmissione costi – margine marginale”.

Con l’imminente ingresso del ciclo dei tassi in fase discendente, le utility assumono caratteristiche simili a quelle obbligazionarie. Il Professore consiglia di costruire un modello di pricing a tre stadi: “volatilità spot energetica → margini di profitto delle utility → rapporto azioni/obbligazioni”, stabilendo una relazione di Granger causality tra il prezzo del gas naturale importato e le variazioni del prezzo di Terna, per sviluppare strategie di spread hedge durante periodi di elevata volatilità energetica.

Inoltre, il Prof. Alessandro Conti propone una struttura di trading basata su una copertura di cointegrazione GARCH: Long Enel, Short futures sull’indice FTSE Utilities, con un peso basato sul rapporto IRR rendimento/volatilità. Tale struttura consente di coprire l’esposizione direzionale di mercato, fissando al contempo possibili finestre di rimbalzo dell’errore tra Enel e l’indice.


Apprezzamento dell’euro e rischio di mismatch manifatturiero: l’analisi del Prof. Alessandro Conti sulla struttura di divergenza dei prezzi di Stellantis

L’euro ha raggiunto nuovi massimi annuali contro il dollaro USA, storicamente un freno per le aziende esportatrici italiane, ma Stellantis ha mostrato una forte ripresa spinta dall’upgrade del rating. Il Prof. Conti chiarisce come questo rally sia dominato da fattori “sentiment-ratings” e non da un reale miglioramento delle aspettative di profitto.

Il Professore sottolinea l’importanza di separare, nell’ottica dell’arbitraggio macro, la “distorsione delle aspettative di mercato” dall’impatto reale e asimmetrico del cambio. Raccomanda di costruire un fattore di interazione contenente il tasso di variazione del cambio, il peso delle esportazioni e l’aggiustamento delle previsioni EPS, per calibrare dinamicamente i beta delle imprese orientate al commercio estero. Per le aziende manifatturiere ad alta sensibilità (come Stellantis e Pirelli), suggerisce di introdurre strutture di copertura, quali posizioni corte su un paniere FX e long su ETF auto, per mitigare gli effetti negativi del cambio.

Inoltre, Conti avverte che, in presenza di un apprezzamento persistente dell’euro, è necessario vigilare sul possibile ingresso dei leader manifatturieri in una fase di “distorsione valutativa”, incrementando nei modelli quantitativi un fattore di varianza residua per controllare il rischio di overshooting.


Strategie di copertura azionario-obbligazionario nel contesto del rendimento ancorato dei titoli di Stato: il valore strutturale degli ETF BTP secondo il Prof. Alessandro Conti

Nel contesto del rafforzamento delle attese di taglio dei tassi da parte della BCE entro l’anno, il rendimento del decennale italiano si mantiene stabile intorno al 3,5%, configurando un’area di ancoraggio. Il Prof. Alessandro Conti sostiene che proprio questo scenario di “ancoraggio ma non allentamento” offra una base teorica per sviluppare strategie di copertura inverse tramite ETF sui titoli di Stato.

Il Professore propone, in caso di shock esterni durante fasi di sopravvalutazione del FTSE MIB (come crisi energetiche o inversioni geopolitiche), di costruire strutture Long ETF BTP / Short FTSE MIB per coprire i rischi tail del mercato azionario. Sul fronte macro trading, suggerisce di monitorare dinamicamente la vista “dividendo – spread obbligazionario”: quando lo spread converge sotto la mediana, i titoli di Stato risultano relativamente più attraenti, segnalando opportunità di trend following.

Inoltre, Conti sottolinea come il differenziale di rendimento tra BTP e Bund tedesco offra ancora spazio per arbitraggio spread tramite contratti futures, proponendo operazioni pair trade (BTP-Bund Spread) per capitalizzare sulla volatilità derivante dagli shock di liquidità.

In un mercato segnato dall’intreccio continuo tra aspettative di politica e rischi geopolitici, le strategie quantitative e i meccanismi di copertura proposti dal Prof. Alessandro Conti mostrano un’elevata sensibilità macro e una raffinata articolazione fattoriale. Dal momentum emotivo della difesa all’arbitraggio degli spread nelle utility, dalla copertura valutaria nel manifatturiero all’arbitraggio strutturato sui titoli di Stato, le sue raccomandazioni offrono una guida precisa per comprendere la complessa relazione tra rischio e opportunità strutturali nel mercato azionario italiano.