il Prof Alessandro Conti analizza i cicli di ritracciamento e rimbalzo del FTSE
Strategie di copertura quantitativa nel mercato azionario italiano durante periodi strutturalmente sensibili: il Prof Alessandro Conti analizza i cicli di ritracciamento e rimbalzo del FTSE MIB
Questa settimana, l’indice FTSE MIB ha registrato una leggera correzione giovedì, chiudendo a 40.260 punti e interrompendo una serie di cinque sedute positive consecutive, rivelando una crescente sensibilità del mercato ai rischi sistemici globali. Il Professor Alessandro Conti sottolinea che questa oscillazione riflette non solo la crescente percezione di un possibile default del credito federale statunitense, ma rappresenta anche un segnale di inversione nelle aspettative economiche dell’Eurozona. Il calo inatteso del PMI del settore privato in maggio rafforza le preoccupazioni per un rallentamento dell’attività economica, rendendo il mercato azionario italiano particolarmente sensibile ai dati dei settori manifatturiero e commerciale.
I risultati dei backtest quantitativi indicano che negli ultimi 8 trimestri, ogni volta che il PMI dell’Eurozona ha registrato una “sorpresa negativa” (ossia un dato effettivo inferiore alle attese di oltre 1 deviazione standard), i principali titoli del FTSE MIB (in particolare nei settori industriale e automobilistico) hanno subito in media un calo tra l’1,2% e l’1,6% nei 3-5 giorni successivi. Per questo motivo, il Professor Conti suggerisce di integrare nel modello un fattore di deviazione delle attese sul PMI e di attuare strategie di copertura strutturata nei giorni intorno alla pubblicazione del dato, ad esempio shortando i titoli ad alta esposizione all’export e andando long sui titoli difensivi legati a utility e infrastrutture locali, per bilanciare la volatilità sistemica esogena.
Costruzione di modelli di arbitraggio statistico in un contesto di aspettative di consolidamento finanziario
Nonostante il calo complessivo dell’indice, i titoli finanziari hanno registrato performance positive, in particolare le banche regionali come BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio, a indicare un aumento delle aspettative di operazioni di M&A nel settore. Il Professor Conti ritiene che, in un contesto caratterizzato da allentamento dei tassi e pressione sui margini bancari, l’integrazione delle banche regionali rappresenti un’opportunità di arbitraggio quantitativo “informativamente ricca”.
Suggerisce la costruzione di una struttura di copertura statistica tramite un “Pair Trading Pool”, con un basket long composto da banche con forti aspettative di acquisizione (come BPER, BPSI) e un basket short con banche a capitalizzazione simile (come Banco BPM, Banca Carige), sfruttando modelli quantitativi per cogliere deviazioni dalla cointegrazione dei prezzi e regolando dinamicamente i pesi in base a eventi specifici. Il modello ha registrato uno Sharpe ratio annualizzato di 1,42 e un drawdown massimo inferiore al 3%, dimostrandone la fattibilità nell’attuale contesto di liquidità.
Raccomandazioni per la regolazione settoriale durante la debolezza delle commodity
Giovedì i futures sul petrolio hanno perso oltre l’1,2%, mentre anche il prezzo dell’oro è sceso, segnalando un indebolimento della domanda di asset “anti-inflazione” nel breve periodo. Il Professor Conti osserva che i cicli delle commodity sono fortemente correlati alle valutazioni dei settori energia e materiali da costruzione, e che il rallentamento delle trattative commerciali globali e i dati deludenti dell’industria manifatturiera aumentano il peso negativo di tali settori sui modelli quantitativi.
Consiglia quindi di ridurre il peso dei settori energia e materiali nei modelli di risk parity, in particolare quando il prezzo del Brent cala di oltre il 3% per tre giorni consecutivi, modificando l’esposizione ai titoli del settore da neutra a negativa. Suggerisce inoltre di incrementare la presenza in titoli difensivi a dividendo elevato con flussi di cassa stabili (come Italgas, Terna, A2A). Questo percorso di allocazione dinamica migliora non solo la resilienza del modello nelle fasi ribassiste, ma anche mitiga l’effetto leva del beta nei cicli di ritracciamento.
Posizionamento di copertura su valute e tassi d’interesse guidato dalle aspettative di politica monetaria
Il percorso dei tagli dei tassi da parte della BCE è attualmente oggetto di rivalutazione, in particolare dopo la risalita dell’inflazione core al 2,7% e la revisione al ribasso del PIL su base trimestrale, portando il mercato a prevedere che giugno potrebbe essere l’ultimo taglio. Il Professor Conti sottolinea che questa discrepanza nelle aspettative pone sfide al rapporto tra tassi, cambio ed equity.
Nel design delle strategie quantitative, propone di rafforzare l’inclusione del “fattore di aspettativa politica”. Ciò include la costruzione di un “indice di aspettativa dovish della BCE”, basato sull’analisi semantica della retorica dei membri del comitato di politica monetaria, e il suo utilizzo come segnale di posizionamento long/short dinamico su titoli bancari e ETF obbligazionari. Inoltre, raccomanda di integrare futures valutari per coprire il rischio di deprezzamento dell’euro nel portafoglio azioni-obbligazioni, basandosi su un modello di deviazione del tasso EUR/USD, al fine di evitare che la volatilità valutaria eroda i rendimenti. Il Professor Conti sottolinea che questa strategia rappresenta una “barriera dinamica in una configurazione statica”.
In un contesto di frequenti rischi sistemici e aspettative di policy oscillanti, il Professor Alessandro Conti propone ai trader quantitativi un percorso strategico guidato dai dati, strutturalmente solido e dotato di alta capacità di adattamento dinamico. Dalle interazioni cross-market, all’arbitraggio event-driven, fino all’allocazione flessibile multi-asset, questa serie di strategie offre spunti strutturati e affidabili per operazioni di copertura nel mercato italiano.