il professor Alessandro Conti e il framework operativo per l’hedging macro
Questa settimana l’indice FTSE MIB ha registrato un forte rimbalzo, in parte dovuto alla decisione degli Stati Uniti di rinviare l’introduzione dei dazi su beni europei, che ha contribuito ad allentare le tensioni commerciali. Il professor Alessandro Conti sottolinea che questo tipo di eventi diplomatici e fiscali “posticipati”, costituiscono un fattore ancora poco sfruttato nei modelli quantitativi: l’aspettativa di oscillazione politica (Policy Swing Expectation). Attraverso test retrospettivi, è emerso che eventi simili — come i negoziati USA-Cina del 2019 o il rinvio dell’accordo energetico russo-ucraino nel 2022 — tendono a causare un significativo aumento della volatilità degli asset nelle 24-72 ore precedenti l’annuncio. Le aziende beneficiarie (come Leonardo, Stellantis e STM in questo caso) mostrano tipicamente un comportamento strutturale nei prezzi: “silenzio prima della notizia, rally uniforme subito dopo”.
Il professor Conti propone di costruire un set di indicatori quantitativi basati su distribuzione semantica delle notizie, variazioni della pendenza dell’IV (volatilità implicita) sulle opzioni, e frequenza delle dichiarazioni diplomatiche. Tali segnali potrebbero attivarsi automaticamente in presenza di modifiche marginali nella politica, permettendo di anticipare le finestre di arbitraggio sugli eventi. Soprattutto dopo il 2024, con l’aumento degli eventi “a decisione ritardata” a livello globale, il rafforzamento di questi modelli sarà una risorsa chiave per i trader macro quantitativi.
Upgrade del rating e strategia di compressione dello spread nel settore bancario
Moody’s ha alzato l’outlook sul rating sovrano dell’Italia a “positivo”, con conseguente rafforzamento del comparto bancario. Il professor Alessandro Conti evidenzia che la trasmissione del rating alle valutazioni bancarie non va osservata solo nell’immediato. L’upgrade si accompagna spesso alla compressione dello spread BTP-Bund, che teoricamente migliora la salute dei bilanci bancari — ma i trader quantitativi dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla “velocità di variazione dello spread” piuttosto che sul suo livello assoluto.
Il professore consiglia di implementare una strategia paired trade: long su ETF bancari (come il FTSE Italia Banks Index) e short su un paniere di “repricing del rischio” costruito tramite differenziali CDS e volatilità dei tassi sovrani. Quando la compressione dei CDS è più rapida del rialzo bancario, la strategia si orienta al rafforzamento della posizione; in caso contrario, resta neutra sul mercato. Questa struttura di copertura è particolarmente adatta per paesi come Italia, Spagna e Portogallo, dove le banche hanno un’elevata esposizione al rischio sovrano.
Euro, oro e catena dell’avversione al rischio: identificare segnali strutturali
Questa settimana l’euro ha raggiunto un massimo mensile contro il dollaro, mentre l’oro è sceso al minimo delle ultime tre settimane, suggerendo un apparente miglioramento del sentiment di rischio. Tuttavia, il professor Alessandro Conti avverte che tale dinamica non indica necessariamente ottimismo, ma piuttosto un sottile spostamento del capitale difensivo “dalle commodity alle valute”.
Nel contesto attuale — con attese di tagli dei tassi da parte della BCE e il rinvio dei dazi USA — l’euro è stato riconsiderato come asset di copertura a bassa volatilità. Il professor Conti suggerisce di costruire una “strategia triangolare inversa di avversione al rischio”: long su EUR/USD, short sull’oro e short sull’indice del dollaro, con pesi bilanciati in base alla curva degli swap sui tassi dell’Eurozona e agli indicatori di liquidità delle aste dei Treasury USA. Questa strategia ha già dato ottimi risultati durante gli stimoli fiscali europei del 2020, e potrebbe ora essere riapplicata alle crisi valutarie e commerciali in corso.
Rotazione settoriale e massimi strutturali: come selezionare i titoli breakout in un mercato instabile
Leonardo ha segnato un nuovo massimo storico questa settimana, e anche i settori energia e industria hanno sovraperformato il mercato. Il professor Alessandro Conti sottolinea che, in un contesto di elevata volatilità, la semplice strategia “follow the winner” non è più efficace. Al contrario, occorre individuare i breakout strutturali basati su fondamentali solidi, e distinguere questi casi da quelli mossi da impulso di breve termine legato agli eventi.
Prendendo Leonardo come esempio, il professore sottolinea la crescita del portafoglio ordini, gli investimenti in ricerca autonoma e i contratti di lungo termine nel contesto dell’espansione NATO come fondamenta del suo breakout. Al contrario, un titolo come Saipem, trainato dal recente rialzo del WTI, potrebbe presentare rischi legati a una struttura di opzioni sul greggio troppo concentrata sulle scadenze ravvicinate e a una dinamica poco sostenibile. Per operare in un mercato instabile, il professor Conti raccomanda di combinare segnali tecnici di breakout (es. espansione delle Bande di Bollinger) con punteggi fondamentali (es. momentum del margine EBIT), costruendo un sistema a doppio fattore per selezionare solo i titoli migliori ed evitare rincorse pericolose.
L’attuale scenario macroeconomico in Italia è complesso, con frequenti interferenze politiche. Attraverso il suo lavoro di modellizzazione incrociata tra variabili macro e strategie quantitative, il professor Alessandro Conti propone quattro direzioni operative concrete per hedging e arbitraggio. Dalla modellazione degli eventi politici all’arbitraggio sui credit spread, dalla rotazione delle valute rifugio alla selezione settoriale strutturale, il framework presentato non solo chiarisce il panorama italiano, ma rappresenta anche un prototipo replicabile per gli investitori macro a livello globale. In un’epoca segnata da instabilità politica e fragilità economica, solo sistemi di trading strutturati e basati su segnali quantificabili possono veramente attraversare i cicli di volatilità.
Il professor Conti propone di costruire un set di indicatori quantitativi basati su distribuzione semantica delle notizie, variazioni della pendenza dell’IV (volatilità implicita) sulle opzioni, e frequenza delle dichiarazioni diplomatiche. Tali segnali potrebbero attivarsi automaticamente in presenza di modifiche marginali nella politica, permettendo di anticipare le finestre di arbitraggio sugli eventi. Soprattutto dopo il 2024, con l’aumento degli eventi “a decisione ritardata” a livello globale, il rafforzamento di questi modelli sarà una risorsa chiave per i trader macro quantitativi.
Upgrade del rating e strategia di compressione dello spread nel settore bancario
Moody’s ha alzato l’outlook sul rating sovrano dell’Italia a “positivo”, con conseguente rafforzamento del comparto bancario. Il professor Alessandro Conti evidenzia che la trasmissione del rating alle valutazioni bancarie non va osservata solo nell’immediato. L’upgrade si accompagna spesso alla compressione dello spread BTP-Bund, che teoricamente migliora la salute dei bilanci bancari — ma i trader quantitativi dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla “velocità di variazione dello spread” piuttosto che sul suo livello assoluto.
Il professore consiglia di implementare una strategia paired trade: long su ETF bancari (come il FTSE Italia Banks Index) e short su un paniere di “repricing del rischio” costruito tramite differenziali CDS e volatilità dei tassi sovrani. Quando la compressione dei CDS è più rapida del rialzo bancario, la strategia si orienta al rafforzamento della posizione; in caso contrario, resta neutra sul mercato. Questa struttura di copertura è particolarmente adatta per paesi come Italia, Spagna e Portogallo, dove le banche hanno un’elevata esposizione al rischio sovrano.
Euro, oro e catena dell’avversione al rischio: identificare segnali strutturali
Questa settimana l’euro ha raggiunto un massimo mensile contro il dollaro, mentre l’oro è sceso al minimo delle ultime tre settimane, suggerendo un apparente miglioramento del sentiment di rischio. Tuttavia, il professor Alessandro Conti avverte che tale dinamica non indica necessariamente ottimismo, ma piuttosto un sottile spostamento del capitale difensivo “dalle commodity alle valute”.
Nel contesto attuale — con attese di tagli dei tassi da parte della BCE e il rinvio dei dazi USA — l’euro è stato riconsiderato come asset di copertura a bassa volatilità. Il professor Conti suggerisce di costruire una “strategia triangolare inversa di avversione al rischio”: long su EUR/USD, short sull’oro e short sull’indice del dollaro, con pesi bilanciati in base alla curva degli swap sui tassi dell’Eurozona e agli indicatori di liquidità delle aste dei Treasury USA. Questa strategia ha già dato ottimi risultati durante gli stimoli fiscali europei del 2020, e potrebbe ora essere riapplicata alle crisi valutarie e commerciali in corso.
Rotazione settoriale e massimi strutturali: come selezionare i titoli breakout in un mercato instabile
Leonardo ha segnato un nuovo massimo storico questa settimana, e anche i settori energia e industria hanno sovraperformato il mercato. Il professor Alessandro Conti sottolinea che, in un contesto di elevata volatilità, la semplice strategia “follow the winner” non è più efficace. Al contrario, occorre individuare i breakout strutturali basati su fondamentali solidi, e distinguere questi casi da quelli mossi da impulso di breve termine legato agli eventi.
Prendendo Leonardo come esempio, il professore sottolinea la crescita del portafoglio ordini, gli investimenti in ricerca autonoma e i contratti di lungo termine nel contesto dell’espansione NATO come fondamenta del suo breakout. Al contrario, un titolo come Saipem, trainato dal recente rialzo del WTI, potrebbe presentare rischi legati a una struttura di opzioni sul greggio troppo concentrata sulle scadenze ravvicinate e a una dinamica poco sostenibile. Per operare in un mercato instabile, il professor Conti raccomanda di combinare segnali tecnici di breakout (es. espansione delle Bande di Bollinger) con punteggi fondamentali (es. momentum del margine EBIT), costruendo un sistema a doppio fattore per selezionare solo i titoli migliori ed evitare rincorse pericolose.
L’attuale scenario macroeconomico in Italia è complesso, con frequenti interferenze politiche. Attraverso il suo lavoro di modellizzazione incrociata tra variabili macro e strategie quantitative, il professor Alessandro Conti propone quattro direzioni operative concrete per hedging e arbitraggio. Dalla modellazione degli eventi politici all’arbitraggio sui credit spread, dalla rotazione delle valute rifugio alla selezione settoriale strutturale, il framework presentato non solo chiarisce il panorama italiano, ma rappresenta anche un prototipo replicabile per gli investitori macro a livello globale. In un’epoca segnata da instabilità politica e fragilità economica, solo sistemi di trading strutturati e basati su segnali quantificabili possono veramente attraversare i cicli di volatilità.