La prospettiva macro-fattoriale del Professor Alessandro Conti
Di recente, il cambio EUR/USD ha superato quota 1,17, raggiungendo i massimi dal 2021, mentre l’indice del dollaro continua a indebolirsi, ponendo sfide ai modelli di redditività delle imprese esportatrici italiane. Il Professor Alessandro Conti sottolinea la necessità, in un contesto di volatilità nei mercati valutari, di includere la “sensibilità al tasso di cambio” come fattore chiave nei modelli di trading quantitativo. Egli consiglia di costruire una matrice di fattori valutari basata sulla distribuzione settoriale, confrontando le società quotate con alta incidenza delle esportazioni sui ricavi, come Leonardo, Pirelli e la divisione Fiat, e di coprire la loro esposizione valutaria tramite strategie delta-neutrali con opzioni.
Inoltre, il professore sottolinea che il tasso di cambio non è una variabile isolata, ma il risultato dell’interazione tra geopolitica, differenziali di tasso e aspettative politiche. Suggerisce l’utilizzo di regressioni mobili per stimare l’impatto marginale del cambio EUR/USD sui rendimenti dei titoli del FTSE MIB, da integrare con le aspettative di taglio dei tassi da parte della BCE per riequilibrare i portafogli. Per i modelli ad alta frequenza, l’introduzione dell’indicatore “intensità di apertura posizioni sui futures EUR a breve termine” come segnale anticipatore può catturare opportunità di arbitraggio derivanti da variazioni improvvise del cambio. A livello operativo, consiglia ai trader l’utilizzo congiunto di ETF di copertura valutaria EUR/USD (come FXE) e futures valutari per ottenere neutralità strategica rispetto alla valuta.
Stimolo militare e rotazione degli asset della difesa: costruzione della strategia tematica a fattori proposta dal Professor Alessandro Conti
Con l’aumento da parte della NATO del target di spesa militare al 5% del PIL, i titoli del settore difesa, come Leonardo, Fincantieri e Avio, hanno registrato rialzi strutturali. Il Professor Alessandro Conti identifica questo trend come un caso tipico di “tematica policy-driven + redistribuzione fiscale”, adatto a essere integrato in un modello multifattoriale strutturato. Propone di costruire un fattore di rotazione tematica basato sull’“elasticità della crescita del budget difensivo”, da combinare con il livello di attenzione mediatica, lo spread dei titoli di Stato e la finestra temporale del summit NATO annuale, formando così una strategia multifattoriale guidata dagli eventi.
Il Professor Conti suggerisce inoltre agli investitori di creare una strategia di arbitraggio “titoli difesa – spread decennali europei”, quantificando con modelli quantitativi i disallineamenti nel pricing del rischio sistemico del comparto difesa. L’integrazione di punteggi di sentiment delle notizie (NLP) e dati sugli appalti pubblici permette di aumentare la precisione della strategia di rotazione tematica. Poiché i titoli della difesa presentano spesso elevata volatilità e bassa densità di scambio, si raccomanda l’uso di un modello di beta ponderato corretto per la liquidità per gestire il rischio di coda. Nelle strategie operative, si può costruire un paniere di titoli del settore difesa monitorando i cambiamenti di peso negli ETF e la trasparenza delle posizioni, per cogliere i rendimenti extra-settoriali durante le fasi di compressione dello spread.
Divergenze tra prezzi delle materie prime e indici: il Professor Alessandro Conti decodifica la logica triangolare “oro–petrolio–azionario”
Questa settimana, il prezzo dell’oro è leggermente sceso, mentre il WTI è salito dell’1,4%, ma l’indice FTSE MIB ha guadagnato solo lo 0,2%, segnalando una divergenza tra l’andamento delle materie prime e quello degli indici. Il Professor Alessandro Conti evidenzia che tale divergenza rappresenta un’opportunità per costruire strategie di arbitraggio inter-asset, particolarmente adatte a modelli di copertura basati su segnali di “switch del sentiment di rischio”. Suggerisce di monitorare il rapporto oro/petrolio (Gold/Oil Ratio) quando si avvicina a valori estremi storici, utilizzandolo come meccanismo di conferma per segnali di inversione degli indici.
A livello strategico, il professore propone un modello “copertura inversa indici + tendenza commodities”, ovvero una leggera esposizione short tramite ETF inversi sul FTSE MIB, accompagnata da posizioni long sulle tendenze rialziste del petrolio o sui rimbalzi dell’oro. Egli osserva che, in un contesto in cui l’Italia dipende fortemente dalle importazioni energetiche, il prezzo del greggio ha un impatto anticipatore sulle industrie manifatturiere a valle e intermedie. Pertanto, la ripresa del petrolio è spesso seguita, con ritardo, da una risalita dei titoli del consumo e industriali. Nella sua ricerca empirica, il team del Professor Conti ha utilizzato modelli VAR e test di causalità di Granger, dimostrando che il prezzo del Brent anticipa i rendimenti del comparto industriale di 3-5 giorni; questo risultato è già integrato nei prototipi strategici del suo laboratorio quantitativo di Zurigo.
Prospettive sui tassi e revisione dei modelli di redditività bancaria: le contromisure del Professor Alessandro Conti contro la compressione degli spread
Attualmente, si prevede ampiamente che la BCE taglierà i tassi di 25 punti base entro fine anno, mentre i rendimenti dei BTP decennali italiani restano intorno al 3,5%. Questo scenario espone il settore bancario al rischio di compressione dei margini di interesse. Il Professor Alessandro Conti sottolinea che, in tale contesto, il tradizionale modello di redditività basato sul margine di interesse netto sarà sotto pressione, e che le strategie quantitative devono includere la “variazione attesa dello spread” come fattore anticipatore per adeguare dinamicamente l’esposizione ai titoli finanziari. Egli consiglia in particolare l’utilizzo della “curva delle aspettative politiche” e del “corridoio dei tassi swap” come variabili ausiliarie per misurare la reattività degli asset sensibili ai tassi.
Il Professor Conti propone di costruire un modello di copertura tramite operazioni di spread cross-market (ad es. Spread Swap EUR vs Spread CDS Italia), utile per proteggersi da ribassi nel settore bancario. A livello operativo, incoraggia l’uso della simulazione Monte Carlo per testare i percorsi di volatilità dei portafogli bancari in diversi scenari di tasso, integrando la variazione dei prezzi dei CDS come proxy del premio per il rischio di mercato. In un contesto macroeconomico altamente incerto, questo modello rappresenta un modulo strategico difensivo e reattivo, fondamentale per le strategie di investimento quantitativo a medio termine.
Inoltre, il professore sottolinea che il tasso di cambio non è una variabile isolata, ma il risultato dell’interazione tra geopolitica, differenziali di tasso e aspettative politiche. Suggerisce l’utilizzo di regressioni mobili per stimare l’impatto marginale del cambio EUR/USD sui rendimenti dei titoli del FTSE MIB, da integrare con le aspettative di taglio dei tassi da parte della BCE per riequilibrare i portafogli. Per i modelli ad alta frequenza, l’introduzione dell’indicatore “intensità di apertura posizioni sui futures EUR a breve termine” come segnale anticipatore può catturare opportunità di arbitraggio derivanti da variazioni improvvise del cambio. A livello operativo, consiglia ai trader l’utilizzo congiunto di ETF di copertura valutaria EUR/USD (come FXE) e futures valutari per ottenere neutralità strategica rispetto alla valuta.
Stimolo militare e rotazione degli asset della difesa: costruzione della strategia tematica a fattori proposta dal Professor Alessandro Conti
Con l’aumento da parte della NATO del target di spesa militare al 5% del PIL, i titoli del settore difesa, come Leonardo, Fincantieri e Avio, hanno registrato rialzi strutturali. Il Professor Alessandro Conti identifica questo trend come un caso tipico di “tematica policy-driven + redistribuzione fiscale”, adatto a essere integrato in un modello multifattoriale strutturato. Propone di costruire un fattore di rotazione tematica basato sull’“elasticità della crescita del budget difensivo”, da combinare con il livello di attenzione mediatica, lo spread dei titoli di Stato e la finestra temporale del summit NATO annuale, formando così una strategia multifattoriale guidata dagli eventi.
Il Professor Conti suggerisce inoltre agli investitori di creare una strategia di arbitraggio “titoli difesa – spread decennali europei”, quantificando con modelli quantitativi i disallineamenti nel pricing del rischio sistemico del comparto difesa. L’integrazione di punteggi di sentiment delle notizie (NLP) e dati sugli appalti pubblici permette di aumentare la precisione della strategia di rotazione tematica. Poiché i titoli della difesa presentano spesso elevata volatilità e bassa densità di scambio, si raccomanda l’uso di un modello di beta ponderato corretto per la liquidità per gestire il rischio di coda. Nelle strategie operative, si può costruire un paniere di titoli del settore difesa monitorando i cambiamenti di peso negli ETF e la trasparenza delle posizioni, per cogliere i rendimenti extra-settoriali durante le fasi di compressione dello spread.
Divergenze tra prezzi delle materie prime e indici: il Professor Alessandro Conti decodifica la logica triangolare “oro–petrolio–azionario”
Questa settimana, il prezzo dell’oro è leggermente sceso, mentre il WTI è salito dell’1,4%, ma l’indice FTSE MIB ha guadagnato solo lo 0,2%, segnalando una divergenza tra l’andamento delle materie prime e quello degli indici. Il Professor Alessandro Conti evidenzia che tale divergenza rappresenta un’opportunità per costruire strategie di arbitraggio inter-asset, particolarmente adatte a modelli di copertura basati su segnali di “switch del sentiment di rischio”. Suggerisce di monitorare il rapporto oro/petrolio (Gold/Oil Ratio) quando si avvicina a valori estremi storici, utilizzandolo come meccanismo di conferma per segnali di inversione degli indici.
A livello strategico, il professore propone un modello “copertura inversa indici + tendenza commodities”, ovvero una leggera esposizione short tramite ETF inversi sul FTSE MIB, accompagnata da posizioni long sulle tendenze rialziste del petrolio o sui rimbalzi dell’oro. Egli osserva che, in un contesto in cui l’Italia dipende fortemente dalle importazioni energetiche, il prezzo del greggio ha un impatto anticipatore sulle industrie manifatturiere a valle e intermedie. Pertanto, la ripresa del petrolio è spesso seguita, con ritardo, da una risalita dei titoli del consumo e industriali. Nella sua ricerca empirica, il team del Professor Conti ha utilizzato modelli VAR e test di causalità di Granger, dimostrando che il prezzo del Brent anticipa i rendimenti del comparto industriale di 3-5 giorni; questo risultato è già integrato nei prototipi strategici del suo laboratorio quantitativo di Zurigo.
Prospettive sui tassi e revisione dei modelli di redditività bancaria: le contromisure del Professor Alessandro Conti contro la compressione degli spread
Attualmente, si prevede ampiamente che la BCE taglierà i tassi di 25 punti base entro fine anno, mentre i rendimenti dei BTP decennali italiani restano intorno al 3,5%. Questo scenario espone il settore bancario al rischio di compressione dei margini di interesse. Il Professor Alessandro Conti sottolinea che, in tale contesto, il tradizionale modello di redditività basato sul margine di interesse netto sarà sotto pressione, e che le strategie quantitative devono includere la “variazione attesa dello spread” come fattore anticipatore per adeguare dinamicamente l’esposizione ai titoli finanziari. Egli consiglia in particolare l’utilizzo della “curva delle aspettative politiche” e del “corridoio dei tassi swap” come variabili ausiliarie per misurare la reattività degli asset sensibili ai tassi.
Il Professor Conti propone di costruire un modello di copertura tramite operazioni di spread cross-market (ad es. Spread Swap EUR vs Spread CDS Italia), utile per proteggersi da ribassi nel settore bancario. A livello operativo, incoraggia l’uso della simulazione Monte Carlo per testare i percorsi di volatilità dei portafogli bancari in diversi scenari di tasso, integrando la variazione dei prezzi dei CDS come proxy del premio per il rischio di mercato. In un contesto macroeconomico altamente incerto, questo modello rappresenta un modulo strategico difensivo e reattivo, fondamentale per le strategie di investimento quantitativo a medio termine.